Un pesce d’aprile ha provocato conseguenze assai serie per un gruppo di giornalisti russi di San Pietroburgo.
La burla era riferita a uno dei simboli della città baltica, l’angelo dorato della Fortezza: “E’ caduto, l’angelo non c’è più sulla guglia della Cattedrale di San Pietro e Paolo…” hanno raccontato in tv.
I giornalisti sono stati accusati di vilipendio alla religione e di aver calpestato sentimenti di devozione dei credenti. Il Direttore del museo di stato della Fortezza di San Pietro e Paolo ha scritto una lettera indignata al direttore editoriale del quotidiano online più autorevole e più seguito di San Pietroburgo, “Fontanka.ru” che vanta oltre 200 mila utenti unici giornalieri, chiedendo di pubblicare la rettifica e di astenersi, in futuro, dalla pubblicazione di “notizie infondate che possano creare un’immagine negativa della città” precisando, inoltre, che “l’angelo sulla Cattedrale rappresenta anche il simbolo per numerosi credenti della città”.
Immediata la reazione del direttore editoriale del sito online, Aleksandr Gorshkov: che ha impartito nuove linee guida al personale giornalistico annunciando il licenziamento in tronco dei responsabili del pesce d’aprile.
La figura dorata dell’angelo, alta 3,2 metri con 4 metri di apertura alare, è posta all’apice della guglia della Cattedrale di San Pietro e Paolo all'intimo della Fortezza di Pietro e Paolo, una cittadella edificata a partire dal 1703 sull'Isola delle Lepri sul fiume Neva.