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Napoli vittorioso 3-1 sulla Dinamo Mosca. Serata amara per Inter e Torino battuti in trasferta

I partenopei tremano poi rimontano i russi grazie a Higuain. Servirà invece l'impresa a San Siro ai nerazzurri battuti questa sera 3-1 a Wolfsburg. Sconfitta anche per i granata nell'andata degli ottavi a San Pietroburgo

Nelle altre partite delle italiane, sorride solo il Napoli, vincente sulla Dinamo Mosca. Inter e Torino, infatti, incassano amare sconfitte che rendono molto difficili le gare di ritorno in casa in programma giovedì 26.
 


Napoli - Dinamo Mosca  (Ansa)

Napoli - Dinamo Mosca 3-1
Il Napoli supera in rimonta la Dinamo (3-1), un buon bottino ma non conclusivo in vista della gara di ritorno a Mosca della settimana prossima.
 
Rafa Benitez lascia Hamsik in panchina schierando insieme De Guzman, Callejon e Mertens dietro Higuain dal 1'. L'inizio è da incubo per i partenopei: Andujar (2') para su Zhirkov, sul successivo corner, Kuranyi, 33enne tedesco, ex nazionale, insacca di testa gelando il San Paolo.Il Napoli accusa il colpo per dieci minuti (già al 9' perde per infortunio Koulibaly), poi comincia l'assedio ai russi. Mertens arriva in ritardo a pochi passi dalla linea (16'), la Dinamo accusa il pressing e il gol è nell'aria. I russi al 25' capitolano: cross di Ghoulam e Higuain di testa non perdona. Il San Paolo si infiamma e già al 31' il Napoli è in vantaggio: Valbuena atterra Mertens, Higuain trasforma di forza il rigore.
 
Nella ripresa gara in discesa: al 46' Zobnin rimedia il secondo giallo e va anzitempo negli spogliatoi. Il Napoli può affondare e Higuain consolida la sua prestazione con un magico tris (55'): controlla di spalla e fulmina di sinistro Gabulov. Il rammarico a questo punto è non riuscire ad arricchire il bottino in vista del ritorno, ma il poker non arriva anche perchè la Dinamo si chiude per evitare il tracollo, All'82' applausi del San Paolo per il rientro in campo del colombiano Zuniga, uno dei lungodegenti dell'infermeria partenopea.



Wolfsburg - Inter (Foto LaPresse)

Wolfsburg - Inter 3-1
Inter sconfitta in rimonta nell’andata degli ottavi di finale di Europa League. I nerazzurri vengono superati 3-1 dal Wolfsburg al termine di una gara partita benissimo e finita con qualche affanno di troppo. Per Mancini il ritorno del ‘Meazza’ di giovedì prossimo si presenta a sufficienza complicato anche se non impossibile. Ci vorrà la migliore Inter per avere ragione della formazione seconda nella Bundesliga.
La Volkswagen Arena accoglie i nerazzurri con “Pazza Inter” diffusa dell’amplificazione.
Andata ottavi di finale di Europa League.
Hecking schiera un undici a trazione antecedente, con Caligiuri, De Bruyne e Schürrle a supporto di Dost (13 gol in 10 partite ufficiali nel 2015 per il 25enne attaccante olandese, incorso però in una partita immateriale, tanto da essere sostituito al 70’).
Mancini si affida a una formazione collaudata con Hernanes nel centrocampo a tre con Guarin e Medel, Shaqiri gioca dietro Palacio e Icardi.
Pronti-via e l’Inter passa: Icardi riceve palla dopo un contrasto a centrocampo tra D’Ambrosio e De Bruyne e di prima la mette per Palacio che fulmina Benaglio (5’). I verdi alzano il ritmo, ma su un contropiede nerazzurro solo la scivolata di un difensore contiene in corner il tiro di Hernanes a botta sicura. Carrizo in due tempi sventa il colpo di testa di Caligiuri. Sul corner da destra di De Bruyne, però, il portiere nerazzurro si fa piegare le mani dalla potente incornata di Naldo (28’). Prima dell’intervallo Carrizo deve respingere in tuffo un tiro insidioso di Vieirinha e poi neutralizzare un colpo di testa di Guilavogui.
In apertura di ripresa padroni di casa in pressione, ma è Palacio a mancare una grossa occasione con un tiro che sfiora l’incrocio dei pali. Al 58’ Mancini toglie Hernanes e inserisce Vidic, passando alla difesa a tre. Ma nessuna difesa può rimediare all’errore di Carrizo, che in fase di prolungato disimpegno coi piedi serve Vieirinha, che dalla destra mette dentro per De Bruyne che la incrocia in modo imparabile (63’). Il duello viene ancora vinto dal centrocampista belga del Wolfsburg, che beffa di nuovo il portiere direttamente su punizione dal limite: qui Carrizo si muove nella direzione sbagliata e finisce controtempo (75’). Mancini butta dentro anche Kovacic e Kuzmanovic per Santon e Shaqiri, ma l’asse Icardi-Palacio non trova la via del gol. Nel finale, ancora occasione per De Bruyne, che manda fuori di poco un diagonale da buona posizione.


Zenit San Pietroburgo-Torino (Foto Ansa)

Zenit - Torino 2-0
Torino sconfitto 2-0 in Russia dallo Zenit nell’andata degli ottavi di Europa League. Ventura a San Pietroburgo si affida a Martinez e Quagliarella tandem offensivo, alle loro spalle centrocampo a 5 con Darmian, Benassi, Gazzi, El Kaddouri e Molinaro, dietro difesa a 3 dinanzi a Padelli con Maksimovis-Glik-Moretti. Dall’altra parte il tecnico portoghese Vilas Boas schiera un 4-2-3-1 con Hulk, Shatov e Danny alle spalle del venezuelano Rondon in attacco. Pronti-via e lo Zenit si porta in avanti e si  rende pericoloso già al 3’ con un tiro di Rondon su cui è intento Padelli. Russi a fare la partita, ma il Toro si difende con ordine. Al 27’ l’episodio che cambia il match: Benassi, già ammonito, interviene in modo duro e pericoloso su Witsel,  l’arbitro portoghese De Sousa tira fuori il secondo cartellino e lo espelle. Ventura toglie Martinez e inserisce Vives (34’). I granata, in dieci, si tirano ancora più indietro e al 38’ arriva il vantaggio celeste: tiro di Smolnikov, respinge Padelli, ma i suoi compagni non riescono a liberare, sul pallone si avventa Witsel per il tap-in che vale l’1-0.

Nella ripresa si fa male anche Vives (entra Farnerud al 52’). Subito dopo lo Zenit ottiene il raddoppio al termine di una bellissima triangolazione Hulk-Danny-Hulk, con il rasoterra del brasiliano che colpisce il palo, la palla finisce così a Criscito che, tutto solo, deposita in rete (53’).  E’ il 2-0 che fissa il match. I russi controllano, solo Hulk , scatenato, ci prova con insistenza, mentre il Torino non rischia troppo per evitare di subire il terzo gol che, in pratica, chiuderebbe il discorso qualificazione. Resta così il netto 2-0 in favore dei russi. Per lo Zenit si tratta della dodicesima vittoria casalinga consecutiva in Europa League/Coppa Uefa (preliminari esclusi). Tra 7 giorni, nella sfida di ritorno all’Olimpico di Torino, ai granata servirà un’impresa. Una prova all’altezza di quella offerta due settimane fa al nuovo San Mames, in casa dell’Athletic Bilbao, con lo splendido successo per 3-2 sugli spagnoli.