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Red Lion 1999-2006

Red Lion, mitico Pub-Ristorante

Da tempo si pensava tra amici di lasciare ai posteri almeno una descrizione di quello che fu uno dei piu bei locali a San Pietroburgo e che dal dicembre 2006 è chiuso.

Tutto è cominciato nell’inverno del 2000 quando io e il webmaster già amanti dell’isola pietrogradskaya passeggiando nel parco Alessandrovski ci siamo fermati per un caffe in un locale metà in una struttura di cemento e l’altra metà ricavata in una struttura di legno con vetrate come soffitto e dalle parti in modo che la luce passasse e che il parco verde o con la neve che sia si vedesse. All’inizio si chiamava “Mesto vstrechi” e gia nell’estate 2000 era diventata l’ufficio per parlare di lavoro e Russia con il web e altri amici. Piano piano il cambio del nome in Krasni Lev ovvero red lion e il completamento della struttura in legno molto ben fatta e semplice nello stesso modo hanno cominciato a portare gente di classe media a conoscere questo nuovo posto per il tempo libero e il divertimento.

Collocato lungo la passeggiata del parco, aperto 24 ore tutto l’anno, circondato dal verde e con lo sfondo dietro della guglia della Cattedrale dei SS Pietro e Paolo si presenta come un’oasi. Dall’esterno si vedono le persone dentro ai tavoli e che girano nello spazio di circa 200 metri fino a che due entrate portano nella struttura in cemento all’interno della quale da una parte c’e una sala biliardi e dall’altra la pista da ballo e la zona bar collegata alle cucine. Sia di inverno che di estate le persone ci passavano a tutte le ore del giorno: funzionante come bar, ristorante e discoteca il venerdi e il sabato oltre al martedi...il famoso martedi dello spumante gratis per le ragazze. Di inverno era bellissimo mangiare e bere guardando fuori il parco innevato, la gente passare e la neve cadere...all’interno il calore di una buona musia, di una atmosfera unica e di video di canzoni anni 80 che hanno fatto la storia. La musica infatti di questo locale incentrata su anni 70 e 80 era favolosa. La discoteca che iniziava verso le 23 era impostata sui brani storici di modern talking, boney m, abba, ottawan, bee gees, village people......una musica ballabile nella quale potevi anche parlare con le persone senza rimbambirsi e questo era importante...in quanto moltissime ragazze si trovavano al red lion e lo spettacolo per chi vive in Italia non è nemmeno immaginabile.

D’estate si faceva colazione appena fuori la struttura di legno con i tavoli sulla stradina del parco...riscaldati dal sole estivo e di sera tra un ballo e l’altro si notava la luce delle notti bianche che attraversava la plastica trasparente del tetto e ti faceva sentire come in una favola.

Terminata la serata i proseguiva nel parco sempre in bella compagnia con le campane della fortezza rintoccare dolci nel silenzio e nella notte bianca che ci circondava camminando e sedendosi sulle panchine per arrivare ai ponti che gia con il sole si aprono alle 4 del mattino.

Serate di ricordi, emozioni, feste, amici e amiche frequentatori del red lion e camerieri ormai diventati amici e attenti nel servizio (cosa rara in Russia). Ci si ferma un attimo a pensare a quelle serate o a quelle giornate passate li e...non si riesce a capire e trovare locali anche simili a questo.

Nel gennaio 2004 con grande dispiacere iniziale il locale si è trasferito vicino al monumento di Pietro il grande: stesso stile stessa musica, piu grande e frequentato da piu stranieri, sfortunatamente in una grossa struttura di edificio che aveva perso il fascino di quella nel parco.

Nel parco sono rimasti 2 locali e appena andatosene il Red Lion subito hanno preso lo stesso modello.

Il successo dato dalla formula vincente atmosfera-musica-stile ha continuato anche se non come prima: basta passaggio a tutte le ore ma spettacolo concentrato solo in certe fasce serali della settimana.

Poi a fine dicembre 2006 è arrivato l’annuncio di un trasferimento mai avvenuto.

Negli ultimi 2 anni si è vissuti di speranze, informazioni sottovoce e altro di una possibile riapertura in varie zone della città senza poi trovare conferma. La speranza continua e nel ricordo stupendo che abbiamo del tempo passato li aspettiamo che il vecchio Red veda la sua resurrezione e ci apra le porte con un sottofondo musicale famigliare e i suoi tavoli di legno scuro.....

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