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Fortezza di Pietro e Paolo

Fortezza di Petro e Paolo
Fortezza di Petro e Paolo

La Fortezza di Pietro e Paolo in russo: Петропавловская крепость è la cittadella di San Pietroburgo (Russia), edificata a partire dal 1703 su progetto dall'architetto Domenico Trezzini, per ordine di Pietro il Grande. La posa della prima pietra avvenne il 16 maggio (secondo il calendario giuliano, 27 maggio secondo il calendario gregoriano) del 1703 sull'isola delle Lepri, sul fiume Neva. All'interno della Fortezza si trovano numerosi edifici di interesse storico ed artistico, tra i principali la Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, ma vanno anche menzionati la fabbrica di cioccolato (attiva), il bastione Trubetskoy, la Cripta Granducale ed il Museo storico della città di San Pietroburgo, il Museo della Zecca ed altri ancora. La fortezza, nata come avamposto durante la Grande guerra del nord, in realtà mai usata a scopi militari, in origine era provvista di sei bastioni in terra e legname, eretti nell'arco di un anno, venne poi ricostruita in pietra dal 1706 al 1740. Dal 1720 la fortezza venne usata come comando militare per la guarnigione cittadina ma anche come prigione per detenuti di alto rango, come nel caso dei decabristi. Il bastione Trubetskoy, costruito nel 1870, divenne il corpo centrale della prigione. Durante il 1917, la fortezza venne attaccata dai soldati ammutinati del reggimento Pavlovskii il 27 febbraio calendario giuliano che liberarono tutti i detenuti. Durante il periodo rivoluzionario del 1917 centinaia di ufficiali zaristi vennero imprigionati nella Fortezza per proteggerli dalla folla inferocita. Vi erano detenuti così tanti ufficiali che la Fortezza era stracolma. Il 4 luglio quando i Bolscevichi tentarono un colpo di stato, la guarnigione della Fortezza forte di 8.000 uomini si arrese senza opporre resistenza il 6 luglio. Il 25 ottobre, la Fortezza tornò facilmente nelle mani dei bolscevichi. Dopo l'ultimatum del Soviet di Pietrogrado ai ministri rinchiusi nel Palazzo d'Inverno, dopo le salve di cannone sparate dall'incrociatore Aurora ormeggiato lungo la Neva, alle ore 21, i cannoni della Fortezza spararono trenta o più colpi di cannone contro il Palazzo d'Inverno. Solo due proiettili arrivarono a segno producendo leggeri danni ed i difensori riuscirono, per il momento, a respingere gli assedianti. Alle 2,10 del mattino del giorno seguente il Palazzo d'Inverno venne conquistato dalle forze del generale Vladimir Antonov-Ovseenko ed i ministri vennero catturati e imprigionati nella Fortezza. Essi furono gli ultimi prigionieri ad essere rinchiusi nella Fortezza. Nel 1924 molti degli edifici vennero convertiti in museo. La struttura subì alcuni danni durante la Seconda guerra mondiale che vennero poi riparati alla fine della guerra, con un'opera di restauro che continua tutt'ora. La fortezza è raffigurata sulla banconota da 50 rubli.

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