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È lui l'indiziato numero uno. Taglia l'erba e la legna per una ditta che fa lavori boschivi, è fidanzato con Elena, una russa. Ovviamente nega tutto, però sulla schedina si contraddice: «L'ho buttata, non era quella vincente. Era da 5 euro, non da 2». E poco dopo: «È la numero 432, ce l'ha mio cugino, gira con quella vantandosi di aver sfiorato il 6». Ha spento il telefono: «Mi hanno chiamato tutti quelli che hanno il mio numero. Se avessi vinto, dando una parte a ciascuno non resterebbe niente». Il sindaco, architetto Gianfranco Lazzeroni, convoca una conferenza stampa surreale. Partecipa anche un sosia di Renato Zero, in cerca di pubblicità. Lazzeroni ricorda la cipolla di Treschietto, gloria locale, «che è dolce e non dà problemi di digestione né di relazioni sociali», poi attacca: «La fortuna obbedisce a leggi che non conosciamo, ma stavolta la condivido: ha premiato gli sforzi di un pezzo d'Italia minore. Anzi, c'è chi dice che la Dea bendata abiti qui: in un giglio fiorentino del 400 ritrovato su una colonna». Una sua collaboratrice rincara la dose: «Questa è la Scozia d'Italia: terra di castelli, misteri, fate che ballano nelle selve, fantasmi. Ci è pure apparsa la Madonna su un castagno. Insomma, non ci manca nulla. Ora finalmente potremo far parlare di noi».
Fonte: Il Corriere della Sera di oggi.
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