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Importazione vino in Russia

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Mikhail Chavrov
male
postal808@hotmail.com
Momi

Buongiorno a tutti!

Questo è il mio primo messaggio, ma già da alcuni mesi sono un assiduo lettore del forum, di cui ho avuto modo d'apprezzare sia i contenuti informativi, sia la meravigliosa saga dei pellegrini ;)

Consigliato da alcuni amici produttori vitivinicoli, desidero iniziare l'attività di importazione di vino italiano nel territorio della FR. Conosco bene, oserei dire molto bene, la Russia, ma non il settore della ristorazione e della distribuzione enologica. Vorrei pertanto stabilire i primi contatti, preferibilmente con ristoratori italiani, per valutare la fattibilità dell'operazione e il gradimento del prodotto.

Trattasi di etichette DOP dell'area dell'Oltrepò Pavese, la cui produzione è ancora poco consciuta dal consumatore russo, ma che si contraddistingue per una grande qualità e personalità, essendo ancora forte la presenza di piccole aziende a conduzione famigliare. Il posizionamento stimato è medio-alto / alto.

Ogni suggerimento, critica o proposta saranno molto, molto apprezzati.

Cordiali saluti
Giampaolo Bessi
male
bessigiampaolo@tiscali.it
Argo

mi sembra momi che ti tocchi tornare a leggere soltanto. nessuno ti ha risposto riguerdo al vino.
Giovanni Capella
male
gcap1967@libero.it
Aliska


Non è che x caso tu hai già fatto qualcosa con un produttore di mia conoscenza in Bielorussia?
Te lo chiedo xchè questo produttore dell'Oltrepò,oltre ad essere un fornitore è anche un amico è mi diceva che tramite una perosna sta provando ad inserirsi nel mercato dell'Est.

Aliska
Marco Inzaghi
male
flashgoldon@mail.com
Marcorimini

Momi:
Buongiorno a tutti! Questo è il mio primo messaggio, ma già da alcuni mesi sono un assiduo lettore del forum, di cui ho avuto modo d'apprezzare sia i contenuti informativi, sia la meravigliosa saga dei pellegrini ;) Consigliato da alcuni amici produttori vitivinicoli, desidero iniziare l'attività di importazione di vino italiano nel territorio della FR. Conosco bene, oserei dire molto bene, la Russia, ma non il settore della ristorazione e della distribuzione enologica. Vorrei pertanto stabilire i primi contatti, preferibilmente con ristoratori italiani, per valutare la fattibilità dell'operazione e il gradimento del prodotto. Trattasi di etichette DOP dell'area dell'Oltrepò Pavese, la cui produzione è ancora poco consciuta dal consumatore russo, ma che si contraddistingue per una grande qualità e personalità, essendo ancora forte la presenza di piccole aziende a conduzione famigliare. Il posizionamento stimato è medio-alto / alto. Ogni suggerimento, critica o proposta saranno molto, molto apprezzati. Cordiali saluti

Esportare vino in russia?
è un'idea geniale smile_regular
dai un'occhiata qui:
www.cantinadegliangeli.com

ci stò provando da anni e sebbene ho buone conoscenze a Mosca non cisono ancora riuscito, le problematiche logistiche sono molteplici.
Un tizio di mia conoscenza, proprietario e direi quasi monopolista import-export italia(rimini)-kazakistan(addirittura ha posseduto un'aereo cargo tupolev)trafficava con il vino ma ha dovuto smettere per i troppi problemi che esso comporta... considera che le leggi della Russia e del Kazakistan sono molto simili.

Nei dintorni di Mosca ci sono enormi linee di imbottigliamento (credimi) loro importano vini in cisterne dalla Francia e sud america da quello che so e se lo imbottigliano da soli... alla faccia dell'origine controllata.
I russi non capiscono un c...o di vino, se gli dai del sassicaia o del vinaccio da 2 euro la bottiglia per loro è uguale.
Mikhail Chavrov
male
postal808@hotmail.com
Momi

Aliska:
Non è che x caso tu hai già fatto qualcosa con un produttore di mia conoscenza in Bielorussia? Te lo chiedo xchè questo produttore dell'Oltrepò,oltre ad essere un fornitore è anche un amico è mi diceva che tramite una perosna sta provando ad inserirsi nel mercato dell'Est. Aliska

No, non ho lavorato nel settore prima d'ora, e le persone che conosco esportano in UE e USA, ma non nei mercati dell'Est.

Momi
Mikhail Chavrov
male
postal808@hotmail.com
Momi

Marcorimini:
Esportare vino in russia? è un'idea geniale smile_regular dai un'occhiata qui: www.cantinadegliangeli.com ci stò provando da anni e sebbene ho buone conoscenze a Mosca non cisono ancora riuscito, le problematiche logistiche sono molteplici. Un tizio di mia conoscenza, proprietario e direi quasi monopolista import-export italia(rimini)-kazakistan(addirittura ha posseduto un'aereo cargo tupolev)trafficava con il vino ma ha dovuto smettere per i troppi problemi che esso comporta... considera che le leggi della Russia e del Kazakistan sono molto simili. Nei dintorni di Mosca ci sono enormi linee di imbottigliamento (credimi) loro importano vini in cisterne dalla Francia e sud america da quello che so e se lo imbottigliano da soli... alla faccia dell'origine controllata. I russi non capiscono un c...o di vino, se gli dai del sassicaia o del vinaccio da 2 euro la bottiglia per loro è uguale.

In primis, complimenti per il sito! Joomla?

Che il settore non sia facile, non lo metto in dubbio. La falsificazione in Russia c'è, e ci sarà probabilmente sempre, per il vino come per molte altre cose ;). D'altro canto, di produttori italiani che esportano con successo in FR, ce ne sono molti, e l'italico export cresce pure piuttosto bene. Del resto, la cultura del buon vino ormai sta penetrando anche là, non è più come nei '90. La gente viaggia, e dopo due settimane in Val d'Orcia, uno non beve più del tavernello a 40€ imbottigliato a Stupino. Non è un business facile... pero'...

La tua espereinza come è stata? Hai puntato tutto sul web, o provato con forniture a ristoranti e/o distributori?
Guido Eugenio
male
jenkaitalii@hotmail.com
Theo


tanto per fare un esempio.. dall'italia le autobotti con un vino marchigiano doc, chiamato rosso conero, vanno in germania dove poi viene imbottigliato, non vedo perche` non si possa fare altrettanto in russia!
chiusa questa parentesi ti dico subito che qui di vino italiano che arriva in bottiglia se ne trova: di caviro il sangiovese, di sardelli il chianti e cosi` via.. il sistema e` molto semplice, ma servono medio/grandi investimenti (ovviamente con la vendita c'e` il ritorno ed il guadagno) non alla portata delle piccole cantine

Olena Arnalyuk
female
olenaarnalyuk@yahoo.it
Wiktoria

Marcorimini:
Esportare vino in russia? è un'idea geniale smile_regular dai un'occhiata qui: www.cantinadegliangeli.com ci stò provando da anni e sebbene ho buone conoscenze a Mosca non cisono ancora riuscito, le problematiche logistiche sono molteplici. Un tizio di mia conoscenza, proprietario e direi quasi monopolista import-export italia(rimini)-kazakistan(addirittura ha posseduto un'aereo cargo tupolev)trafficava con il vino ma ha dovuto smettere per i troppi problemi che esso comporta... considera che le leggi della Russia e del Kazakistan sono molto simili. Nei dintorni di Mosca ci sono enormi linee di imbottigliamento (credimi) loro importano vini in cisterne dalla Francia e sud america da quello che so e se lo imbottigliano da soli... alla faccia dell'origine controllata. I russi non capiscono un c...o di vino, se gli dai del sassicaia o del vinaccio da 2 euro la bottiglia per loro è uguale.

A Marcorimini
mi dispiace deluderti ma stai sbagliando. In Russia vino italiano è molto rispettato ed è ricercato. la problema è in falsificazione , perche se vino e imbottigliato in qualche garage a 100 km da Mosca non puoi richiedere rispetto.Sai benissimo che basta uno sbalzo di temperatura mentre che va trasportato con la cisterna è non si parla piu di qualita organolettiche.
Ho sentito dire da miei amici russi che preferiscono comprare un vino argentino perche almeno non è falsificato.
Se un esportatore riuscirà a convincere i clienti che il suo prodotto non è falsificato e non è immottigliato chi sa dove allora il gioco è fatto.Anche se non sara per niente facile.
Marco Inzaghi
male
flashgoldon@mail.com
Marcorimini

Theo:
tanto per fare un esempio.. dall'italia le autobotti con un vino marchigiano doc, chiamato rosso conero, vanno in germania dove poi viene imbottigliato, non vedo perche` non si possa fare altrettanto in russia! chiusa questa parentesi ti dico subito che qui di vino italiano che arriva in bottiglia se ne trova: di caviro il sangiovese, di sardelli il chianti e cosi` via.. il sistema e` molto semplice, ma servono medio/grandi investimenti (ovviamente con la vendita c'e` il ritorno ed il guadagno) non alla portata delle piccole cantine

ero arrivato anche io a questa conclusione,
per come è strutturata la catena di distribuzione in Russia e anche per altri motivi: leggi sugli alcolici, leggi sugli importatori: da quanto mi risulta la legge russa richiede un versamento di 1.000.000 di euro a titolo di deposito cauzionale agli importatori stranieri... forse qualcuno mi può confermare questa cosa?
credo che solo con grossi investimenti è possibile esportare in Russia
Non è un caso che le marche di alcolici italiani in vendita in russia sono comunque industrie, vedi Martini ecc.
Marco Inzaghi
male
flashgoldon@mail.com
Marcorimini

Momi:
In primis, complimenti per il sito! Joomla? Che il settore non sia facile, non lo metto in dubbio. La falsificazione in Russia c'è, e ci sarà probabilmente sempre, per il vino come per molte altre cose ;). D'altro canto, di produttori italiani che esportano con successo in FR, ce ne sono molti, e l'italico export cresce pure piuttosto bene. Del resto, la cultura del buon vino ormai sta penetrando anche là, non è più come nei '90. La gente viaggia, e dopo due settimane in Val d'Orcia, uno non beve più del tavernello a 40€ imbottigliato a Stupino. Non è un business facile... pero'... La tua espereinza come è stata? Hai puntato tutto sul web, o provato con forniture a ristoranti e/o distributori?

La nostra clientela è composta principalmente da aziende, ristoranti, clubs di vario genere, in italia e in tutta europa, il mio socio è un'albergatore, parla bene 7 lingue, e molta ns. clientela è la stessa clientela degli hotels di sua proprietà, in Italia, Germania, Belgio, Francia, Finlandia... non vendiamo a distributori, solo agli utilizzatori finali. L'azienda ha solo un anno di vita e nello scorso autunno abbiamo avuto una discreta quantità di ordinazioni, siamo contenti.
Marco Inzaghi
male
flashgoldon@mail.com
Marcorimini

Wiktoria:
A Marcorimini mi dispiace deluderti ma stai sbagliando. In Russia vino italiano è molto rispettato ed è ricercato. la problema è in falsificazione , perche se vino e imbottigliato in qualche garage a 100 km da Mosca non puoi richiedere rispetto.Sai benissimo che basta uno sbalzo di temperatura mentre che va trasportato con la cisterna è non si parla piu di qualita organolettiche. Ho sentito dire da miei amici russi che preferiscono comprare un vino argentino perche almeno non è falsificato. Se un esportatore riuscirà a convincere i clienti che il suo prodotto non è falsificato e non è immottigliato chi sa dove allora il gioco è fatto.Anche se non sara per niente facile.

Mi sbaglierò... ma se facciamo una seria ricerca di mercato... sono davvero pochi che capiscono di vino in Russia... ovviamente ci sono le eccezzioni, tempo fà ho conosciuto una ragazza sommelier da Krasnodar che ha riconosciuto il vitigno della coppa di vino che le avevo offerto senza aver visto la bottiglia... incredibile
Mikhail Chavrov
male
postal808@hotmail.com
Momi

Marcorimini:
ero arrivato anche io a questa conclusione, per come è strutturata la catena di distribuzione in Russia e anche per altri motivi: leggi sugli alcolici, leggi sugli importatori: da quanto mi risulta la legge russa richiede un versamento di 1.000.000 di euro a titolo di deposito cauzionale agli importatori stranieri... forse qualcuno mi può confermare questa cosa? credo che solo con grossi investimenti è possibile esportare in Russia Non è un caso che le marche di alcolici italiani in vendita in russia sono comunque industrie, vedi Martini ecc.

Marcorimini, Theo e tutti gli altri - grazie per i vostri interventi.

@ Marcorimini

Beh, ci sono barriere all'ingresso, certo. Pero' le cifre come 1.000.000 di euro mi paiono eccessive. C'è il deposito cauzionale che deve versare l'importatore (ergo la controparte ru), ma esso è calcolato in percentuale sul valore del lotto, ovvero stimato per importatori abituali. Quindi per piccole partite, l'esposizione è ridotta.

@ Theo

Sono pienamente d'accordo che le grosse imprese siano più avvantaggiate su questo mercato. Non so tuttavia, se sia più una questione di investimento, oppure di rischio. Caviro avrà il suo buon contatto, e cmq se gli bloccano una partita in un deposito doganale, questo non incide molto sui suoi volumi. Per uno piccolo venditore, la ferma di 500 bottiglie può già significare la fine dell'avventura in Russia... Tuttavia, confido nella possibilità di poter creare rapporti costruttivi con un broker doganale, che ne abbia di altrettanto costruttivi in qualche dogana non lontano da Mosca...

Da quanto detto sinora, mi pare di capire che, almeno all'inizio, lavorando con i piccoli sia necessario il passaggio da un distributore...
Marco Inzaghi
male
flashgoldon@mail.com
Marcorimini

Momi:
Marcorimini, Theo e tutti gli altri - grazie per i vostri interventi. @ Marcorimini Beh, ci sono barriere all'ingresso, certo. Pero' le cifre come 1.000.000 di euro mi paiono eccessive. C'è il deposito cauzionale che deve versare l'importatore (ergo la controparte ru), ma esso è calcolato in percentuale sul valore del lotto, ovvero stimato per importatori abituali. Quindi per piccole partite, l'esposizione è ridotta. @ Theo Sono pienamente d'accordo che le grosse imprese siano più avvantaggiate su questo mercato. Non so tuttavia, se sia più una questione di investimento, oppure di rischio. Caviro avrà il suo buon contatto, e cmq se gli bloccano una partita in un deposito doganale, questo non incide molto sui suoi volumi. Per uno piccolo venditore, la ferma di 500 bottiglie può già significare la fine dell'avventura in Russia... Tuttavia, confido nella possibilità di poter creare rapporti costruttivi con un broker doganale, che ne abbia di altrettanto costruttivi in qualche dogana non lontano da Mosca... Da quanto detto sinora, mi pare di capire che, almeno all'inizio, lavorando con i piccoli sia necessario il passaggio da un distributore...

La fonte delle informazioni in mio possesso è molto attendibile, credo non abbia senso organizzare spedizioni in russia di modesta quantità per svariate ragioni!
Guido Eugenio
male
jenkaitalii@hotmail.com
Theo

Momi:
Marcorimini, Theo e tutti gli altri - grazie per i vostri interventi. @ Marcorimini Beh, ci sono barriere all'ingresso, certo. Pero' le cifre come 1.000.000 di euro mi paiono eccessive. C'è il deposito cauzionale che deve versare l'importatore (ergo la controparte ru), ma esso è calcolato in percentuale sul valore del lotto, ovvero stimato per importatori abituali. Quindi per piccole partite, l'esposizione è ridotta. @ Theo Sono pienamente d'accordo che le grosse imprese siano più avvantaggiate su questo mercato. Non so tuttavia, se sia più una questione di investimento, oppure di rischio. Caviro avrà il suo buon contatto, e cmq se gli bloccano una partita in un deposito doganale, questo non incide molto sui suoi volumi. Per uno piccolo venditore, la ferma di 500 bottiglie può già significare la fine dell'avventura in Russia... Tuttavia, confido nella possibilità di poter creare rapporti costruttivi con un broker doganale, che ne abbia di altrettanto costruttivi in qualche dogana non lontano da Mosca... Da quanto detto sinora, mi pare di capire che, almeno all'inizio, lavorando con i piccoli sia necessario il passaggio da un distributore...


caviro avra` un contratto che di certo prevede titoli onerosi, pero` i loro consulenti avran capito che comunque, entrando in un mercato ancora privo di concorrenza, ci si guadagna. smile_wink
so che nelle licenze c'e` un distinguo tra prodotti con alcool aggiunto o naturale.
per quel che riguarda il deposito cauzionale dovrei informarmi, la cifra detta da marcorimini sembra eccessiva, anche se qui in russia nulla puo` meravigliare.
ovvio che per importare partite di vino serve (ma ci sono) il broker doganale "giusto".. a scegliere alla cieca il rischio e` di aver il carico fermo qualche mese in dogana per mancanza di documenti e/o altri cavilli burocratici

Mikhail Chavrov
male
postal808@hotmail.com
Momi

Theo:
caviro avra` un contratto che di certo prevede titoli onerosi, pero` i loro consulenti avran capito che comunque, entrando in un mercato ancora privo di concorrenza, ci si guadagna. smile_wink so che nelle licenze c'e` un distinguo tra prodotti con alcool aggiunto o naturale. per quel che riguarda il deposito cauzionale dovrei informarmi, la cifra detta da marcorimini sembra eccessiva, anche se qui in russia nulla puo` meravigliare. ovvio che per importare partite di vino serve (ma ci sono) il broker doganale "giusto".. a scegliere alla cieca il rischio e` di aver il carico fermo qualche mese in dogana per mancanza di documenti e/o altri cavilli burocratici

Provo a sondare il terreno anche con qualche importatore. Qui i margini potrebbero appaire poco interessanti, pero' vorrei andare cauto in un settore non mio. Tutto l'argomento delle licenze deve essere ancora studiato. Grazie per gli spunti sinora offerti.
Guido Eugenio
male
jenkaitalii@hotmail.com
Theo

Momi:
Provo a sondare il terreno anche con qualche importatore. Qui i margini potrebbero appaire poco interessanti, pero' vorrei andare cauto in un settore non mio. Tutto l'argomento delle licenze deve essere ancora studiato. Grazie per gli spunti sinora offerti.


dei margini non saprei dirti, tieni conto che una bottiglia di tini ~ sangiovese di romagna d.o.c. della caviro, in una grande catena di supermercati ha il prezzo al pubblico di circa 7 euro.. penso sia piu` del doppio di quello che costa nello scaffale del market in italia, andrebbe verificato.
poi ripeto, di vini italiani se ne vedono pochi.. spagnoli, francesi, sud africani, ecc., son presenti e la scelta e` maggiore; io dico c'e` ancora spazio per i vini italiani!

Marco Inzaghi
male
flashgoldon@mail.com
Marcorimini

Theo:
dei margini non saprei dirti, tieni conto che una bottiglia di tini ~ sangiovese di romagna d.o.c. della caviro, in una grande catena di supermercati ha il prezzo al pubblico di circa 7 euro.. penso sia piu` del doppio di quello che costa nello scaffale del market in italia, andrebbe verificato. poi ripeto, di vini italiani se ne vedono pochi.. spagnoli, francesi, sud africani, ecc., son presenti e la scelta e` maggiore; io dico c'e` ancora spazio per i vini italiani!

Il prezzo di una bottiglia di sangiovese doc da 0,75 l si aggira sui 2,00...2,80 euro nei conad quì in romagna.

E' chiaro che la richiesta di vino in russia supera di gran lunga l'offerta, merito anche dell'embargo imposto da Mosca sui vini georgiani e moldavi.

Il produtture di Scarpe "BALDININI" (chi vive in russia avrà sentito questo marchio qualche volta) ha creato una join-venture con una blasonata casa vinicola che produce il Barolo.
Baldinini è già presente sul mercato russo dalla metà degli anni '90
Gli aerei gargo che partono da rimini verso la russia trasportano abbigliamento, scarpe e vinello pregiato.

Ma il nocciolo della questione secondo me non è tanto la domanda di vino in russia...
su questo siamo tutti d'accordo che sia notevole...
La russia è un paese unico al mondo e i commercianti russi hanno un modo di operare unico, loro trattano solo con i produttori...
Senza dilungarmi troppo...io smanetto già con il vino, parlo russo e non credo di essere uno sprovveduto... ma onestamente non vedo nessun modo pratico di esportare vino in russia...
Guido Eugenio
male
jenkaitalii@hotmail.com
Theo

Marcorimini:
Il prezzo di una bottiglia di sangiovese doc da 0,75 l si aggira sui 2,00...2,80 euro nei conad quì in romagna. E' chiaro che la richiesta di vino in russia supera di gran lunga l'offerta, merito anche dell'embargo imposto da Mosca sui vini georgiani e moldavi. Il produtture di Scarpe "BALDININI" (chi vive in russia avrà sentito questo marchio qualche volta) ha creato una join-venture con una blasonata casa vinicola che produce il Barolo. Baldinini è già presente sul mercato russo dalla metà degli anni '90 Gli aerei gargo che partono da rimini verso la russia trasportano abbigliamento, scarpe e vinello pregiato. Ma il nocciolo della questione secondo me non è tanto la domanda di vino in russia... su questo siamo tutti d'accordo che sia notevole... La russia è un paese unico al mondo e i commercianti russi hanno un modo di operare unico, loro trattano solo con i produttori... Senza dilungarmi troppo...io smanetto già con il vino, parlo russo e non credo di essere uno sprovveduto... ma onestamente non vedo nessun modo pratico di esportare vino in russia...


be dal prezzo che ci dici e` chiaro che il ricarico e` ad altissimo valore aggiunto e da li ritorna l'investimento iniziale per esser presenti in russia.
traggo la conclusione che il sistema c'e`.. non va inventato nulla, si opererebbe pari pari come gia` fanno molti marchi di altri prodotti presenti negli ipermarket, cioe` creandosi una propria.. "nicchia" in una delle principali catene. ovvio che, come dicevo all'inizio, servono investimenti, ma ne e` certo il ritorno; investimenti che purtroppo pero` non sono alla portata delle piccole cantine o del piccolo distributore italiano, gia` salassati dal sistema fiscale italiano, impossibilitati ad accedere a specifici finanziamenti per promuoversi fuori ue (ci arrivano solo i grossi con il supporto di specialisti per quelle domande) e quindi privi della necessaria liquidita`

Marco Inzaghi
male
flashgoldon@mail.com
Marcorimini

Theo:
be dal prezzo che ci dici e` chiaro che il ricarico e` ad altissimo valore aggiunto e da li ritorna l'investimento iniziale per esser presenti in russia. traggo la conclusione che il sistema c'e`.. non va inventato nulla, si opererebbe pari pari come gia` fanno molti marchi di altri prodotti presenti negli ipermarket, cioe` creandosi una propria.. "nicchia" in una delle principali catene. ovvio che, come dicevo all'inizio, servono investimenti, ma ne e` certo il ritorno; investimenti che purtroppo pero` non sono alla portata delle piccole cantine o del piccolo distributore italiano, gia` salassati dal sistema fiscale italiano, impossibilitati ad accedere a specifici finanziamenti per promuoversi fuori ue (ci arrivano solo i grossi con il supporto di specialisti per quelle domande) e quindi privi della necessaria liquidita`

Bene, se come di ci tu è fattible noi siamo pronti... anche come trasporti... la nostra azienda è piccola ma i nostri capitali personali ci permettono di osare ed inoltre siamo appoggiati a cantine romagnole di notevoli dimensioni!
Possiamo organizzare il primo continer da 12 metri in 2 settimane e consegnarlo vicino alla frontiera Russa in Finlandia tramite camionisti polacchi... NOI NON ENTRIAMO IN RUSSIA
come ben saprai le leggi russe richiedono una scorta per trasporti del genere all'interno.

Per dare il via ad un'operazione del genere sono richieste garanzie... "lettera di credito tra banche"
in uso ormai in tutte le compravendite internazionali di una certa mole

La nostra attuale capacità di spedire merci "sempre in virtù del fatto che siamo appoggiati a grosse cantine" può arrivare a 20 continer al mese
Guido Eugenio
male
jenkaitalii@hotmail.com
Theo

Marcorimini:
Bene, se come di ci tu è fattible noi siamo pronti... anche come trasporti... la nostra azienda è piccola ma i nostri capitali personali ci permettono di osare ed inoltre siamo appoggiati a cantine romagnole di notevoli dimensioni! Possiamo organizzare il primo continer da 12 metri in 2 settimane e consegnarlo vicino alla frontiera Russa in Finlandia tramite camionisti polacchi... NOI NON ENTRIAMO IN RUSSIA come ben saprai le leggi russe richiedono una scorta per trasporti del genere all'interno. Per dare il via ad un'operazione del genere sono richieste garanzie... "lettera di credito tra banche" in uso ormai in tutte le compravendite internazionali di una certa mole La nostra attuale capacità di spedire merci "sempre in virtù del fatto che siamo appoggiati a grosse cantine" può arrivare a 20 continer al mese


io non mi avventuro in business quando di mezzo c'e` l'italia o gli italiani caro Marco, smile_wink
posso` al piu` far da consulente.. sviluppare l'idea di come dovra` essere improntata in russia la distribuzione del prodotto e dar le dritte e gli indirizzi a cui rivolgersi per l'importazione del vino; ovviamente posso segnalare i posti giusti dove trovare quella disponibilita` per creare la vostra nicchia di mercato e, se necessiti, assistervi per tutto l'iter.

se la strada che vorresti seguire e` quella di trovare un russo acquirente del/i container di vino.. e quindi lui dovra` poi sbrigare tutto il resto.. ti anticipo che, a mio avviso, questa via non portera` a risultati apprezzabili e non troverai acquirenti.


p.s.
nelle forme di pagamento le "lettere di credito" non son piu` in uso da oltre un decennio, furon sostituite dal "credito documentario" .. il fatto che, in inglese, ancora ci sia chi chiama queste "L/C" non significa che il termine rechi a quell'obsoleto strumento smile_wink

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